La Stanza di MarTino


"La Stanza di Martino" è un circolo di lettura nato un po' per gioco  in una sera di gennaio, nel 2010.
Marino Galdiero, Simona Donato, Silvia Tarquini, Paola Cacciatore, Tina Caporaso e Astrid Carriere si erano incontrati nella libreria caffè Flexi, a Roma, e tra libri ed amici  è nata questa idea.

A rotazione ogni membro della Stanza propone un libro e fissa tempi di lettura. Durante la lettura si commenta on line e al termine  ci si incontra  per scambiarci opinioni e per la presentazione del nuovo libro.

Presidente della Stanza è Marino Galdiero ( la stanza porta il suo nome, con una T di troppo dovuta ad un errore di Astrid Carriere, che vi scrive in questo momento :-)

La Stanza di Martino è un blog dalla fine del 2012 ma il prima possibile saranno inserite delle schede sui libri proposti in precedenza.


Come funziona la Stanza



Il libro scelto dal proponente deve essere di narrativa contemporanea italiana o straniera. Racconti o Romanzo. Le pagine devono essere al max 300 (anche poco di più). Oltre a presentare il libro si deve proporre un calendario di lettura con tappe on line per i commenti. I libri presentati possono essere letti dal proponente per la prima volta insieme alla Stanza o essere da lui già stati letti in passato. Chi non ha un libro da proporre (capita) può chiedere ad un altro componente della Stanza di essere aiutato nella scelta. Chi non ha un libro da proporre può chiedere a tutti i componenti della Stanza di portare all'incontro un libro che avrebbero letto o proposto, per ognuno di essi si svolge una votazione di preferenza, il libro che ottiene il maggior numero dei voti sarà il prescelto per la lettura. Chi invece ha molti libri da proporre e non sa decidersi, può portare i diversi titoli e sottoporli a votazione dai componenti della Stanza.


Alle origini della Stanza, quale regola per la scelta del libro, ci eravamo detti di scegliere autori poco noti. Ben presto ci siamo accorti che il nobile tentativo di cercare tra scrittori meno conosciuti non era per molti di noi facile. Probabilmente con il passare del tempo i partecipanti alla Stanza avranno un bagaglio di letture comuni tali da facilitare la selezione di romanzi passati sotto silenzio e di alta o buona qualità. Del resto ci sono autori riconosciuti da pubblico e critica che diverse persone tra di noi non hanno mai letto.


I classici o gli autori considerati del passato non fanno parte delle possibili scelte della Stanza, questa è una regola costitutiva. Tuttavia ci siamo anche detti che l'estate possiamo prenderci una vacanza dalla contemporaneità dandoci da leggere per quei tre o quattro mesi un classico, ovviamente un testo che sia leggibile ancora oggi, senza l'ausilio di troppe note o spiegazioni, altrimenti diventa studio.


Indicazioni per la scelta del Classico per l'estate.


Il libro deve appartenere ad un'epoca compresa dalle origini della letteratura al Novecento. Deve essere un Classico riconosciuto. La lettura non deve essere gravata da troppe note, si fa eccezione per quei romanzi postmoderni che utilizzano le note come ulteriore testo narrativo. Non ci sono limiti per il numero di pagine. 


Buona lettura a tutti!


Mar(T)ino

3 commenti:

  1. Ma che sono il primo?
    Io che non ho alcun account internautico?!
    La copertina mi ha attirato - e conta non poco.
    L'ingresso nel libro, invece, mi ha lasciato più freddo. Per esempio, (almeno finora) l'assenza di nomi propri (cosa che mi innervosì anche ne IL TRENTESIMO ANNO della Bachmann) mi sembra un po' una presuntuosa pretesa di raccontare una storia universale; nella narrazione, però, - non posso non riconoscerlo - non mancano dettagli precisi e sapidi, 'individuanti'.
    L'asciuttezza dello stile, la stringatezza della sintassi mi risultano più monotone che incisive (ma stasera, avendo da poco visto AMOUR di Haneke, ho forse davanti agli occhi un'asciuttezza troppo tagliente!).
    Ma aspetto le ore che fra qualche giorno passerò in treno per andare fino a Lucca per vedere come va a finire.
    CIAO,
    Marco

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